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30 dicembre 2017

FAVOLA DI NATALE


Dietro i vetri della finestra la tenda ondeggiava leggera, quasi mossa da un alito di vento; Seduta sul divano, la mano abbandonata in una carezza continua sulla testa del cane,  Madame  ne osservava il movimento, nella luce di ghiaccio del tardo meriggio di quella stupida giornata invernale.
Presto comincerà a nevicare, pensava , ed il pensiero aveva il colore della luce e la lievità della neve, e non lasciava quasi traccia nella mente, mentre si allontanava nelle strade aggrovigliate del cervello a cavallo di un bizzoso impulso elettrico, che sconvolgeva gli equilibri cellulari in cui incappava. 
Lentamente gli occhi   presero a fissare un punto lontano, creando contorni di ombre grigie, e nelle orecchie prese vita in suono, sempre più netto e sempre più vicino, una cantilena di natale, dalle parole senza senso, ma dalla melodia ben nota. .." ..Ui .scio  ..Meri crismas…….. ui uiscio  a meri crismas end epi niu ir… .." e di nuovo…e di nuovo…Ma nella casa non c'era nessuno oltre a  Madame  ed al suo cane, e la strada era lontana , troppo lontana per un suono così netto.