La situazione politico-sociale attuale ha risvegliato in me
ricordi di quella cultura storica liceale che avevo messo in un cassetto,
privilegiando la scienza in tutti i suoi aspetti.
Sono andata a rinfrescare le mie nozioni e ho trovato
interessanti similitudini con l’odierno.
“Tra IX e X secolo l'Europa, che aveva conosciuto un
momento di prosperità durante la nascita dell'Impero carolingio, era presto
ripiombata nell'insicurezza e nella difficoltà indotta dalla mancanza di un potere
centrale, causata da una vera e propria destrutturazione dell'organizzazione
regia carolingia, senza garanzia della salvaguardia dei cittadini...”(Wikipedia)
Non ci son più i reali, ma sicuramente ci sono alcune figure
che, pur senza corona, regnano e dispongono, e c’è un’Europa in bilico fra
“impero” e “nazionalismo”. I cittadini non sono certo “salvaguardati”, direi
che son piuttosto “usati” come sgabelli su cui accomodar le terga.
Così torna in voga la “piramide
sociale i cui i vertici godono della sudditanza assoluta dei sottoposti” esattamente
come nel medioevo.
“La rigida separazione in gradini sociali era sottoscritta dai “giuramenti
vassallatici” che ogni vassallo doveva prestare al proprio signore e, di
conseguenza, sulla vetta c’era un concessore di benefici e a lui facevano capo
tutte le altre figure”.
Mi sembra qualcosa di familiare… sottomissione ad un signore
che concede benefici…
La “piramide” era costituita da :
1.
Un
Governante, quasi sempre un re o un nobile di alto rango, ma anche un'alta
carica religiosa.
2.
I vassalli,
solitamente nobili di medio rango
3.
I
valvassori, solitamente nobili di medio-piccolo rango
4.
I contadini
liberi che per quest'uomo lavoravano. Il loro lavoro obbligatorio veniva
chiamato "angaria",( da cui l'italiano "angheria")
5.
I contadini
liberi
6.
I servi
della gleba
Alla base della gerarchia feudale, al di sopra dei contadini liberi e
dei servi della gleba, c'erano i milites e i caballari dotati di scarse risorse
ma aventi il diritto e le capacità economiche di possedere un cavallo e
un'armatura e di partecipare alla vita delle corti.
Oggi ci sono:
- Un
capo del governo (e uno della Repubblica, collegati tra di loro)
- Dei
parlamentari a capo di correnti e commissioni e di varie cariche con funzioni
di comando (vassalli)
- I
parlamentari di rango inferiore con compiti d’immagine e di supina difesa ad
oltranza dei loro “mandanti” (valvassori)
- I
parlamentari di bassa manovalanza proni e pronti ad eseguire ogni comando
- La
gente di libero ed informato pensiero
- La
gente legata ai vassalli e valvassori per interesse o per ignorante stupidità (servi della gleba)
Milites e Caballari
sono inseriti nel sistema con la versione moderna di cavallo ed
armatura, (automobile e residenza estera) e cercano di barcamenarsi in questa
realtà partecipando alla vita sociale della “corte” pronti alla compiacenza,
decisi alla scalata sociale.
L’arroganza dei governanti si è tramandata nei secoli e
l’imbecille obbedienza supina dei corrotti in cerca di potere continua a
distruggere l’esistenza della massa che, stanca e privata di ogni strumento di
intervento, cerca di sopravvivere nella frustrante quotidianità.
Di Robin Hood ne spuntano spesso, ma vengono inghiottiti
dalla moderna “foresta di Sherwood” del malaffare, e non trovano più la via di
fuga.
Il tempo scorre e dalla similitudine si possono preconizzare
tempi difficili.
Il “re” ed i suoi vassalli parlano di riformare la legge
base dello stato (costituzione).
Nessuno li ha scelti. Son stati bollati come fuorilegge
dalla dichiarazione di incostituzionalità della legge elettorale. Ed ora
vogliono introdurre nuove forme di governo fatte ad uso e consumo delle loro
terga.
I vertici della piramide vogliono essere dichiarati
cittadini al disopra d’ogni sospetto, e al disopra di ogni nefandezza.
Quando ero piccina mia madre mi diceva che anche la “cacca”
dei re puzzava come tutte le altre.
Ma chi è abituato a vivere con le mani sempre immerse nel
malaffare pensa che il suo odore sia “Eau de Toilette” (tradotto letteralmente:
acqua di cesso).
Sono disgustata e furiosa.
Una manica di facce di bronzo si sta appropriando, col
beneplacito di una massa di gente incapace di vedere ad un palmo dal naso, di
ogni cosa.
Vendono aria fritta e la gente a bocca aperta compera
pensando di aver tra le mani il talismano che cambierà la vita.
Il gioco delle tre carte è cosa da bambini al confronto.
Ti do Ottanta euro in più, ottima cosa. Però ti tolgo il diritto
a curati adeguatamente, ti dimezzo certe detrazioni fiscali, lo scoprirai prossimamente
e non ora, ti aumento qualche tassa qui e là, ti incentivo al gioco d’azzardo
però faccio lo spot in tv per dirti che puoi finire male.
Ma una gitarella a “morì ammazzati” quando la farete?
Lentamente, come le gocce di pioggia prima del temporale, la
gente comincia a svegliarsi dall’incanto. Il temporale sta arrivando.
Mi auguro che l’acqua lavi via almeno la sporcizia peggiore…
ma ci credo poco perché è talmente incrostata al suolo che difficilmente se ne
andrà, sembrerà solo più pulita.
Postato su FB oggi pomeriggio; "NON È POSSIBILE. E invece sì. Quest'oggi per fare il mio solito giro mattutino passo sotto i portici di Piazza Vittorio perchè devo andare in farmacia con le ricette per avere le medicine. Io e mia moglie siamo entrambi invalidi al 100%, lei con l'accompagno. Siamo accertati tali da chi di competenza quindi autentici, veri, non fasulli né raccomandati. Certo avrei voluto che non lo fossimo ma pazienza. Eppure questi politici contaballe, corrotti, corruttori, imbroglioni, indagati e truffatori mi hanno preso dalle tasche 21,49 euro di ticket per farmaci non per parafarmaci. Sembrano pochi euro, per me no. Ma come? Siamo stati certificati e dichiarati esenti, e allora? Loro pure sono esenti è vero, esentati dal pagare i troppi privilegi che hanno. Sono LADRI anche della mia dignità e credo, purtroppo, non soltanto della mia.
RispondiEliminaSperando sempre che arrivi presto il giorno della resa dei conti."
Penso di essermi spiegato bene e mi complimento con te per i paragoni con vassalli e valvassori.
Un caro saluto,
aldo.
Ciao Anna e buon pomeriggio. Dici che la gente si sta svegliando? Boh, a me sembrano stare bene nel loro ruolo di "servi della gleba". Ci sono stati i mondiali di calcio, non sentivi parlare d'altro anche se l'Italia era stata buttata fuori da subito e l'altra Italia, quella dei politici, faceva e progettava porcate a non finire. Comincia il bel tempo e l'unica preoccupazione, chi sento sento, è quale spiaggia raggiungere nel fine settimana. E' tempo di vacanze, chi sento sento, prova a fare programmi, a seconda delle disponibilità economiche. Io, ovviamente, guardo la realtà di Roma e continuo a vedere un caos di macchine a tutte le ore del giorno o della notte. E le auto vanno a benzina mica ad acqua. La crisi c'è per qualche milione di persone, si contano sulle dita di una mano. Poi ce ne sono decine e decine di milioni, più o meno per arrivare a quei 62-63 milioni che siamo, che secondo me continuano a vivere beatamente e di beata ignoranza.
RispondiEliminaTu ci ricordi la storia. Dai prova che la "memoria" dovrebbe insegnare. Ma in questo Paese abbiamo perso cultura e memoria. A tal proposito, più o meno a metà giugno su Sky hanno proposto il film-documentario su Berlinguer, fatto da Veltroni.
Prima della visione sono state proposte alcune interviste svolte per strada a gente comune e di diversa estrazione sociale. L'età media degli intervistati variava dai 16 ai 40 anni con una prevalenza di giovani. Non saprei dirti se faceva parte del film oppure se era un'iniziativa di Sky.
L'intervistatore domandava alla gente se sapeva chi fosse Berlinguer
Sembrava di guardare un film dell'orrore. A parte la gran quantità di gente che non lo sapeva e guardava la telecamera come un'ebete, alzando spallucce, si potevano ascoltare risposte tipo "è un politico francese?" oppure "è un calciatore". Delle decine di intervistati, solo due hanno correttamente risposto "è stato il segretario del PCI". L'impressione terribile la facevano i più giovani, completamente immersi nell'ignoranza totale.
Questo sembra dovrà essere il mondo del futuro, un mondo senza memoria e di servi della gleba.