In questi giorni ho trovato su “Il Fatto Quotidiano” un
“Bestiario della maturità” che riporta alcune risposte date durante gli esami.
Mi sono tornate alla mente le chicche da me raccolte sia durante gli esami che
nelle mie lunghe giornate tra i banchi.
Ho cercato l’agenda nella quale, in tempi lontani, ho
appuntato alcune “perle” e sono ritornata a quel passato in cui, tra mille
problemi, cercavo di infondere un po’ di cultura in quelle menti di adolescenti
prevalentemente di sesso maschile.
Alla faccia dei “riformatori” della scuola d’oggi che, privi
d’ogni rapporto col mondo reale, la vogliono trasformare in qualcosa che non
potrà mai essere, posso affermare senza timore di smentita che solo il rapporto
diretto ed empatico è capace di trasmettere il sapere, e che nessun Ateneo
titolato, nessun super corso, nessun marchingegno intellettuale potrà mai
sostituire quell’esperienza diretta che permette all’allievo e al docente di
crescere assieme, l’uno nella conoscenza e l’altro nel metodo con cui
trasmetterla.