Visualizzazioni

26 agosto 2018

DOPO IL FULMINE IL SILENZIO


Osservare un temporale può far riflettere su molte cose.
Tutto può iniziare con nuvole, sempre più “nere” e più estese. Quei meravigliosi batuffoloni bianchi che si trasformano in minacciosi cumuli scuri. Poi arriva il vento. Vento a raffiche sempre più  forti, e, infine, il primo lampo, suggestiva vena che lega cielo e terra, e poi il silenzio che sospende ogni suono fino al rombo del tuono che travolge i sensi.
Oppure, all’improvviso, il lampo inatteso a ciel sereno, e il silenzio seguito dal tuono ancor più terrificante.
Non esiste metafora migliore della vita… cieli azzurri, nuvole bianche, nuvoloni neri e arriva il temporale. 
Quell’avvenimento che, annunciato o inimmaginabile, sconvolge la vita è come il fulmine del temporale, seguito dal silenzio fino all’arrivo del tuono, il dolore che strazia le viscere e svuota di significato ogni parola.
La sofferenza non si scioglie nelle lacrime, come il temporale nella pioggia, ma cresce guardando il cielo di quel colore che non sarà mai più quello di prima.
E quella disperazione si moltiplica per 100, per 1000, per un milione di volte, all’infinito, quando si scopre che “il fulmine” non è frutto del caso, ma della superficialità e dell’arroganza di una schiera di zecche interessate solo a succhiare il sangue per saziare la propria avidità ed istinti predatori, indifferenti a tutto ciò che non li riguarda.
Le lacrime di  questi sciacalli non sanno di sale, non sono amare, sono solo gocce d’acqua di “convenienza”, come le loro parole cariche di “opportunismo” che cambiano direzione come il vento in primavera.
Non basta la volontà di un “Dio” per giustificare l’oblio del sentimento di umanità che sta sconvolgendo la vita di tante, troppe persone.
Non è accettabile l’arroganza di chi pretende di scindere l’umanità in chi merita e chi non merita di vivere.
Non è ammissibile  sfruttare l’immagine di chi soffre per ottenere vantaggi propri, e ancor meno essere insolenti nei loro confronti.
Il fulmine è solo un modo per riequilibrare la differenza di carica elettrica tra cielo e terra, e finché ci saranno squilibri esso colpirà dovunque ci siano.
E il dolore sarà sempre rombo di tuono.

Nessun commento:

Posta un commento

Sarò felice di ricambiare la visita se me lo concederete.