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28 maggio 2024

SCRITTO E PUBBLICATO IL 25 AGOSTO 2014 ....

" MA IN CHE MONDO VIVIAMO…"

Sfogliare i giornali on line è un piccolo piacere che mi concedo ogni giorno… ma da un po’ si sta trasformando quasi in una pratica masochista perché il mondo che ne traspare è un qualcosa che ferisce o indigna.

La parte riguardante la politica evidenzia un totale scollamento con la realtà della vita quotidiana della maggior parte dei cittadini, quell’ottanta per cento che vive, o cerca di vivere, con il frutto del proprio lavoro, se lo ha, o in qualche modo se non lo ha più.

Un gruppo omogeneo di persone prive di onore e dignità, colme di arroganza e presunzione, dall’alto del proprio rapace egoismo pretende di estrarre fino all’ultima goccia di sangue da chi è ormai morto dissanguato pur di non rinunciare alla coppa di champagne di marca, e pontifica senza pudore in merito a questioni di cui non sa nulla, se non quanto riferito da altri.

Se ciò non bastasse vuole anche metter mano a quella Costituzione  Italiana che è rimasta l’ultimo baluardo a difesa della nostra dignità.

Lo sport più praticato dal popolo di questi presenzialisti ad oltranza è l’esprimere opinioni su ogni argomento senza avere la più pallida idea dei fatti nella loro realtà.

Critica un libro o uno scritto senza averlo letto, partendo da una frase scelta a caso e puntando sull’effetto che può avere per sostenere una tesi o quella contraria, su dettato del “padrone” di loro competenza. Esattamente come nelle votazioni parlamentari. “Mi hanno detto di votare così perché è nella politica del partito”.

Non importa se sia giuso o sbagliato, in accordo o in contrasto con l’interesse comune.

Già, l’interesse comune… quando per loro l’unico interesse ammissibile è “il proprio”.

Qualsiasi logica viene calpestata.

Giocano con la vita e l’intelligenza della gente facendo promesse che non verranno mantenute, ed il peggio è che lo sanno in partenza, quindi con dolo.

E’ così che portano all’esasperazione e alla disperazione che avvelena le menti, specialmente quelle più fragili, quelle  abituate alla crudeltà delle immagini diffuse ampiamente dalla tv, che ormai loro identificano come l’unica realtà, ed allora succede di leggere un elenco di aberrazioni, riportate tutte nello stesso giorno da un quotidiano on line (Il Messaggero )

-Genitori si rifiutano di finanziare le spese folli del figlio: lui li fa a pezzi, li cucina e li mangia

-Uccisa dall’ecstasy a 17 anni: arrestato il padre, le aveva dato la droga

-Festeggia nascita del figlio, poi lo massacra di botte: il bimbo rimarrà con una paralisi cerebrale

-Salerno, fratello e sorella massacrano il papà, bruciano il corpo e lo occultano

-Ucciso e sepolto sotto la sabbia due arresti nel cuneese

-Lodi, cadavere a pezzi in un trolley. Era stato compagno di scuola di Berlusconi

-Lasciato dalla famiglia senza cibo mangia insetti: a 8 anni pesa 11 chili

-Stermina l’intera famiglia in vacanza poi chiama le sorelle: ora mi uccido

-Picchia, insegue e uccide la madre infilandole un sacchetto in bocca

L’indignazione in questo caso è tutta per quella maledetta classe politica che, protetta dalla classe economica (banchieri) e da quella delinquenziale (mafia, ndrangheta, sacra corona e affini), da un quarto di secolo si fa gli affari propri alla faccia dell’onestà, e per avere mano libera ipnotizza le menti con falsi idoli facendo passare per normale ciò che normale non è, dal sesso di scambio (e non mi riferisco agli “scambisti”) all’evasione fiscale, passando per il vuoto culturale e l’assoluta assenza di morale che ammette anche l’omicidio.

Un’intensa diatriba è aperta da giorni su come intervenire per sconfiggere il terrorismo, naturalmente solo quello rivolto alle nazioni del mondo cosiddetto “democratico-occidentale”, quello delle altre nazioni non è che un danno collaterale accettabile.

Ancora una volta i soloni blaterano senza sapere, alzano bandiere di condanna o lanciano minacce.

Ma quando le mie mani sono legate dietro alla schiena e sono in ginocchio davanti al re di turno, che io vedo nudo mentre agli altri fa comodo vederlo paludato di sete e broccati, mi resta solo lo sputo per dimostrare il mio disprezzo.

Se prima avessero ascoltato le mie parole e mi avessero convinto ad ascoltare le loro, forse avremmo trovato un punto di partenza per scrivere un futuro.

Ma la gente purtroppo non ascolta, sente solo.

Questo è un mondo che non mi appartiene e che ho sempre combattuto con la forza della mia parola e del mio esempio, insegnando che l’albero della violenza non porta che frutti avvelenati mentre quello della comunicazione e dell’ascolto ne porta solo di buoni

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