In questo scorcio d’inverno, tra i fiocchi di neve ed il cielo d’un grigio che mette tristezza, mi son trovata a dover prenotare per telefono una visita specialistica presso l’ospedale.
Con la pazienza della depressione ho contattato il “centro prenotazioni” e, dopo due tentativi risultati con linea occupata, è partita la voce registrata :
“ Siete collegati con il …. Se dovete prenotare un’indagine radiografica premere ”1” , se dovete prenotare ecc…. premere “2”… ecc.. “
Premuto l’atteso tasto che mi riguardava è iniziata la nuova serie.
“Siete collegati con … siete in lista d’attesa al quarto posto…. “ musichetta “assicuratevi d’aver pronto il tesserino sanitario e…” musichetta “ci scusiamo per l’attesa, tutti gli operatori sono occupati” musichetta “siete al terzo posto…”musichetta ” siete al secondo posto. Se volete essere richiamati dall’operatore digitate 1, se restate in attesa digitate 2”… attesa e musichetta…”siete al primo posto…” musichetta … “siete al primo posto” …musichetta … cambio musica e suono di “occupato”!!
OTTO e dico otto minuti per un segnale di occupato!
Stesso identico percorso e dopo solo Sei minuti, visto che son partita terza, identico risultato.
Testarda come sono non voglio mollare, perciò ritento.
Olè! Parto solo dal secondo posto!!!
Cinque minuti per il temuto “occupato”. Ormai è una sfida!
Cerco di aggirare l’ostacolo chiamando il centralino e “piangendo al telefono” chiedo aiuto.
La strada percorsa era esatta e non c’è altra soluzione!
Riprovo dunque e, strano a dirsi, son al primo posto, ma temo il solito cambio di musica con occupato finale…
Questa volta, finalmente, risponde l’operatore al quale, con la voce stremata, richiedo la prestazione e, a pagamento, l’ottengo per aprile… senza pagare chissà quando…
Questi sono i servizi sanitari forniti alla cittadinanza da una politica regionale, prima che statale, che si offre vacanze in yacht e aragoste, e lascia le briciole agli utenti dei servizi.
Le mie fonti anonime, poi, mi hanno detto che di taglio in taglio si son trovati a fare in quattro il lavoro di sei e in certi reparti è anche peggio.
Un politico vecchio e rincoglionito, lubridicamente fissato col sedere delle donne, va in giro sparando cazzate protetto e difeso da un plotone di esseri di entrambi i sessi che mirano solo al loro angolino di potere, e a tal fine circonvengono gli incapaci.
Altri con “la puzza sotto il naso” vedono nella privatizzazione la soluzione d’ogni problema, e forse hanno ragione, così i poveri muoiono più in fretta o si fanno sodomizzare per un pugno di lenticchie, e loro possono continuare con fragole e champagne.
Ingroia ha ricevuto una lettera di minaccia molto seria che recitava testualmente: “Ingroia comunista di merda ritirati o ti facciamo fare la fine di Falcone e Borsellino. 1000 kg di Tnt-T4 sono pronti…”.
Se il destinatario fosse stato uno dei 4 altri concorrenti alla “poltrona” apriti cielo!
Ma per una persona che anche se “non dice” di sicuro “sa”, che forse è nel mirino di tanti perché sa dove andare a mettere le mani, allora basta un trafiletto o un accenno, poi basta altrimenti si rischia di fargli un favore…
In un’intervista alla tv (La7) c’è stata una domanda fatta al magistrato la cui risposta mi ha fatto pensare..:
"Se dovessi incrociare Giorgio Napolitano in Parlamento lo saluterei con il massimo rispetto che si deve a un ex capo dello Stato e a un senatore a vita. Un conto sono le situazioni istituzionali, altro sono i rapporti personali" ha precisato l'ex procuratore aggiunto di Palermo protagonista dell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia che alla domanda se è permaloso assicura: "No, io no".
Prima di metter la croce su di un simbolo c’è da meditare.
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Sarò felice di ricambiare la visita se me lo concederete.