L'ultimo anno prima della pensione ho voluto fare uno "scherzo d'addio" ai ragazzi della mia scuola in occasione del 1° di Aprile. Ecco il racconto:
Sotto la doccia medito. Non mi piacciono gli scherzi, perché
sono maledettamente permalosa, ma, con l’età, ho cominciato a superare
l’handicap, e liberare il mio spirito irridente, anche se con molte limitazioni
legate al mio ruolo.
Quest’anno divido i grattacapi della vicepresidenza con una
collega dallo spirito adolescenziale, che riesce ad “indurmi in tentazione”,
anche se , finora, ho solo lasciato fare, non opponendomi alla “zingarata”
(definizione toscana di scherzo), consolando la vittima dello zimbello, ma solo
dopo averlo adeguatamente deriso.
Si sa però che.. chi va con il lupo impara ad ululare, e
quel movimento scomposto di scariche elettriche tra i neuroni, forse con il
calore dell’acqua calda, lentamente prende una forma di pensiero, un pensierino..
ino.. ino, che cresce e si palesa in un’idea balzana : un “pesce d’aprile”!! Il
problema è rivolto a chi? Ai colleghi? Agli studenti? Ad una persona
particolare?
E mica è semplice scegliere per un’azione “elegantemente
bilanciata” e nel contempo divertente!
La vittima è essenziale, ha un ruolo ben
definito, quello di vittima, ruolo impegnativo e non adatto a tutti! In base
alla vittima, poi, si deve scegliere l’azione, che non deve essere offensiva,
né lesiva della dignità, ne sguaiata.
Dunque, scartati i colleghi, per sfiducia nelle loro
capacità ironiche, ed in molti casi per la semplicità nell’eventuale raggiro,
che avrebbe tolto il gusto all’azione, eleggo vittime gli allievi, anche per il
gusto sadico che, negli anni, ho accumulato nei loro confronti.
Ora non resta
che scegliere l’azione.
Le operazioni mattutine, ormai da tempo routinarie, vengono
svolte con automatismo, soverchiate dalla creazione di un gioco adeguatamente
progettato per coinvolgere decine e decine di persone, senza sconvolgere la
vita di alcuno!
Alla fine, mentre guido verso la scuola, il progetto giunge
alla conclusione, completo anche nei particolari.
Sorrido immaginando lo
sconquasso, ma non so se avrò il coraggio di attuare l’imbroglio. Naturalmente,
comunicato il pensiero in linea generale alla collega, vengo sostenuta con
“ole”e applausi.
Mi metto al PC e scrivo una “COMUNICAZIONE URGENTE” da
appendere nelle bacheche, ed un bigliettino da consegnare alle vittime dello
scherzo, naturalmente di persona.
Per correttezza chiedo l’autorizzazione al
Preside, che inizialmente non comprende, poi, pensando che tanto lui non
c’entra, approva con un ghignetto sadico.
Dopo pochi minuti, con la complicità di due bidelli, le
fotocopie della comunicazione sono attaccate in posti molto frequentati dagli
allievi.
Ecco la comunicazione :
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Istituto Statale di
Istruzione Secondaria Superiore
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
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Indirizzi:
Meccanico -
Elettrotecnico - Chimico – Informatico Meccanico - Termico - Elettrico
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T……..,01/04/2006
COMUNICAZIONE URGENTE
A TUTTI GLI ALLIEVI
Oggetto: partecipazione attività extrascolastica
Qualunque allievo voglia partecipare alla trasmissione
“School in Action” di MTV, che avrà luogo presso il nostro Complesso, deve
iscriversi tramite modello in distribuzione presso la vicepresidenza, ENTRO E
NON OLTRE LE ORE 12.00 DI OGGI.
PER IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(firma mia)
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Ed ecco il
bigliettino che ogni allievo arrivato ad iscriversi riceveva, accompagnato
dalla frase :
….“ Ecco quello che devi fare” ..oppure….. “Qui ci sono gli
indirizzi”.
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INVECE DI SPRECARE
TEMPO IN STUPIDAGGINI PENSA A STUDIARE “ASINO” !!!!!
1° APRILE 2006
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Giuro! Non mi sono mai divertita tanto! Anche perché ogni
vittima veniva trasformata in carnefice dalla richiesta di assoluto silenzio
riguardo al pesce d’Aprile, altrimenti non ci sarebbe più caduto nessuno nella
trappola. E le vittime hanno accompagnato, irridenti, decine di nuove vittime!
Il gioco ha colpito anche alcuni adulti, che hanno chiesto
il modulo per qualcuno, o per l’intera classe, ed il Preside, constatato il
successo, ha voluto copia della comunicazione e del biglietto, per ridere della cosa.
Ma il successo maggiore l’ho avuto perché nessuno ha creduto
che sia stata farina dl mio sacco, ma colpa della collega burlona, che giurava
e stragiurava sulla sua innocenza, derisa da tutti.. tanto per confermare la
favola del “Al lupo! Al lupo!”.
Prima di uscire ho trovato incollato sulla mia porta un
grosso foglio su cui sono rappresentata con forme di pesce (muso rotondo e con
gli occhiali) e con una bavaglia con le mie iniziali, con sotto scritto con il
pennarello rosso :
“GRAZIE PER IL PESCE D’APRILE……. A buon rendere!!!”
Ne sono felice, anch’io ho avuto il mio pesce!
E’ il mio ultimo anno di scuola e voglio chiudere in
bellezza, tra tante grane, rimbrotti, arrabbiature, quelle sane risate saranno
uno dei ricordi più cari!
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