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24 aprile 2015

QUESTI DANNO I NUMERI !



Potrei scrivere un secondo libro solo mettendo insieme tutti i post di commento alle cazzate dei politici sulla “riforma” della scuola!
Gente avvezza solo all’ammirazione del proprio ombelico ed al confronto degli attributi maschili tra di loro, si lancia in mirabolanti affermazioni sull’effettiva valenza dei metodi didattici e sulla pochezza del rapporto ruolo-tempo dei docenti nei confronti di una politica aziendale, e spara innovazioni capaci di rendere intere generazioni ignoranti come loro.
L’insopportabile arroganza di un capo di governo che palesa opinioni di una supponenza irritante ne dimostrano solo la superficialità e l’inconsistenza razionale:
“Mi fa ridere, se non fosse una cosa triste, il fatto che si proponga di scioperare contro un governo che sta assumendo 100mila insegnanti. Il più grande investimento fatto da un governo nella scuola italiana”.
Piccolo, ma doloso, inganno: quei 100mila che il governo vuole assumere sono i precari, ormai storici, indispensabili al funzionamento a minimo regime della scuola.
E torneranno ad essere precari dopo tre anni. E se brutti e antipatici ai presidi diverranno disoccupati.

Per avere un sovrappiù da destinare alla copertura delle assenze è necessario diminuire il numero della classi aumentando quello degli studenti per classe. Non frega un tubo ad alcuno se poi un laureato in lettere finisce per coprire l’assenza di uno di matematica, tanto la tuttologia è la laurea imperante nel mondo della politica (e dei Q.I. inferiori al 50 che abbondano tra le classi dirigenti).
La scuola è delle famiglie e degli studenti, non dei sindacati della scuola. Se fanno sciopero perché gli portiamo via il diritto di decidere cosa succede nella scuola, fanno bene”.
“Il dritto di decidere” deve dunque essere in mano a chi conosce solo la scuola che ha frequentato, magari privata e confessionale, mentre chi ha bagnato le pareti con il sudore della sua fronte deve tacere e ringraziare?!? E gli studenti di cui tener conto devono forse essere solo quelli delle superiori e in sintonia con chi impone la riforma? Perché per i più piccoli basta che non si diano compiti e si promuova senza rompere i cabasisi  e tutto va bene, specie per le famiglie per cui la cultura è qualcosa che si compera al mercato.
Ma questo vogliono lorsignori : un popolo ignorante che si faccia prendere per i fondelli da lupi mascherati da “salvatori della patria”.
C’è un tale livello d’imbecillità tra di loro che un pirla romano propone <<Scuole aperte h24 per 365 giorni l’anno. È il sogno dell’assessore capitolino alla Scuola Paolo Masini che immagina luci accese anche di pomeriggio e aule vissute perfino d’estate.>>
Ma stiamo dando i numeri?!?
A parte che le 24h prevedono anche la notte, fare della scuola un luogo aperto ad attività extrascolastiche non attinenti alla didattica vuol dire avere personale a disposizione per il controllo e la pulizia dei locali (24h su 24 e 365 gg su 365 ?) e poi organizzare ogni cosa in modo da non interferire con gli impegni scolastici.  Ma forse il sognatore pensa di far tutto con la gente a disposizione con una democratica riduzione in schiavitù !!
Già! Perché ormai è chiaro come il concetto di democrazia delle nuove leve del governo sia la legge del “se non sei d’accordo con me te ne vai e ti sostituisco con chi mi da ragione”, legge che fa dire al “..capo del governo e segretario del Pd che è “necessaria per la democrazia” la sostituzione dei deputati (in disaccordo n.d.r.) in commissione,…”, e al  “..ministro per le Riforme Maria Elena Boschi .. che le minoranze hanno “poca dimestichezza con le regole della democrazia…” a dimostrazione della sua innegabile democraticità.
E per spirito democratico “uno” si arroga il diritto di ordinare e di pretendere obbedienza magari obtorto collo.La minoranza può anche aver ragione, ma il gruppo degli yes man non deve discutere, ma  obbedire.
E per colmare la misura (il premier) si permette anche di prendere per le terga.

Ma attenzione perché dice il proverbio che “chi troppo in alto sale cade sovente precipitevolissimevolmente”, ed io me lo auguro.

2 commenti:

  1. Oggi, da qualche parte che non ricordo, ho letto una frase che più o meno diceva che "la Democrazia non è accontentare la maggioranza ma saper ascoltare chi si oppone". Ecco, credo che in questa breve sequenza di parole sia racchiuso tutto il senso di ciò che di peggio sta avvenendo in questo momento e che, come sappiamo, viene da molto lontano, da un ventennio di pazzia collettiva di una "maggioranza" di italiani che nonostante l'evidenza votarono il peggior individuo che la nostra politica abbia conosciuto.

    Ciao Anna e buon pomeriggio. Ed ora che c'è questo pseudo centrosinistra, siamo costretti ad ascoltare mostruosità come qualla da te ricordata, a proposito della ministra delle riforme. Oppure, come visto nei vari TG di poche sere fa, ascoltare il nostro Premier affermare che l'aver sostituito 10 deputati dissidenti dalla Commissione Affari costituzionali si è reso necessario per salvaguardare la democrazia!

    Il problema è che l'ignoranza è talmente galoppante in questo Paese che, alla fine, gli italiani credono in tutto quello che gli si dice... basta che sia il leader forte a parlare!

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  2. e il bello e' che, a parte la Boschi ed epigoni al seguito, se provi a porre il quesito "cosa comprende il ddl La Buona Scuola?" a una persona mediamente informata, otterrai le risposte piu' populiste degli ultimi 30 anni.

    Se poi ti scappa anche il vocabolo Triton o Mare Nostrum, apriti cielo, ne' ascolterai anche di peggiori.

    D'altra parte, nell'era in cui bastano 120 lettere in un tweet per definire un disegno di legge, nell'era in cui un pluripregiudicato come dell'utri gode ancora dello stipendio dell'aula, nell'era in cui "si standardizzeranno i costi della sanita' ma solo nelle regioni che non godono dello statuto speciale (leggi sardegna sicilia friuli trentino alto adige e valle d'aosta)", ecco, a fronte di cotanta ignoranza e nefandezza, forse e' meglio non spiegare piu', o alla meno peggio spiegare solo a chi comprende, una assoluta rarita'.

    Hasta
    Zac

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Sarò felice di ricambiare la visita se me lo concederete.