Lo diceva una vecchia zia laureata in “menzogne e affini”.
In questi tempi mi sembra di stare al concorso a premi “Trova la scusa!”.
“Mai preso soldi dalla Lega!” dice il Trota alla tv, e non mente, infatti li ha presi da mamma o da un intermediario di papà, che li hanno presi da… finanziamenti o fondi neri.
Già! Quel papà che ha millantato creativamente una laurea in medicina, dimostrando una notevole propensione alla menzogna.
Quel papà che ora ha in buono stato solo metà del cervello o poco più.
Come colpevolizzarlo se con la precedente (all’ictus) mania di protagonismo e propensione alla fandonia è convinto ora di essere nel vero e nel suo diritto.
L’affettuosa mogliettina rapace lo protegge e lo blandisce con l’incoscienza della più totale assenza di onestà civile, nella più profonda convinzione che il partito sia un “prerogativa inalienabile di famiglia” e regnare dispensando benefici ai consanguinei sia un dovere.
L’appoggio di un’amica fidata, e forse maestra nell’intrigo, garantisce diritto ed impunità nella tresca.
Indifferenza per la sorte degli altri, egoismo esasperato sono il punto focale della società odierna.
Tanti, troppi individui stanno perdendo ogni voglia di vivere, a partire da quelle persone anziane che non sanno più come affrontare la miseria che incombe su di loro.
Un diploma al rampollo infingardo è stato pagato 120mila euro presi dalle casse del partito.
Un’anziana si suicida per una riduzione di 200euro su di una pensione di 800euro elargiti dallo stato.
Le due facce di una stessa medaglia : quella della società Italia.
Responsabile di entrambi uno stato padre per il primo e patrigno per la seconda.
Uno stato incapace di equità e giustizia.
Uno stato che si piega al malaffare, inadeguato a far fronte al disagio dei deboli sottraendo il maltolto a chi ha legalizzato la truffa.
Quello che offende maggiormente è l’uso ripetitivo della parola “equità” quando nei fatti di equo non c’è nulla.
Cinquecento milioni di euro vengono elargiti ai partiti a fronte di cento milioni di spesa certificati. La differenza paga ville, barche, viaggi, diplomi, lauree, case, tessere di partito, imbrogli e attività dissolute… spesso “a sua insaputa”.
Sarebbe sufficiente recuperare i quattrocento milioni non fatturati e gli esodati sarebbero a posto, tanto per fare un esempio.
L’Aquila, a tre anni dal terremoto cinque milioni per le indennità dei funzionari Sono 231 gli esponenti di enti pubblici ad aver ottenuto i bonus per la ricostruzione. Per il progetto C.A.S.E. e le strutture temporanee pagati anche i dirigenti della Protezione civile
Ladre nel cortile del Famila? No, sono due madri alla ricerca di cibo fra i rifiuti. I passanti segnalano le donne che scavalcano il cancello, ma gli agenti scoprono la storia di disagio e disperazione
e…
05/02/2012: San Remo, 47 anni, elettricista si spara.
26/02/2012: Firenze, 65 anni, imprenditore si impicca.
02/03/2012: Ragusa, commerciante tenta di darsi fuoco.
02/03/2012: Pordenone, 46 anni, magazziniere si suicida
09/03/2012: Genova, 45 anni disoccupato, sale su un traliccio della corrente
09/03/2012: Taranto, 60 anni, commerciante trovato impiccato.
10/03/2012: Torino, 59 anni, muratore si da fuoco.
14/03/2012: Trieste, 40 anni, appena disoccupato si da fuoco.
15/03/2012: Lucca, 37 anni, infermiera ingerisce acido.
21/03/2012: Lecce, 29 anni, artigiano si impicca.
21/03/2012: Cosenza, 47 anni, disoccupato si spara.
23/03/2012: Pescara, 44 anni, imprenditore si impicca.
27/03/2012: Trani: 49 anni, imbianchino disoccupato si getta dalla finestra.
28/03/2012: Bologna: 58 anni, si dà fuoco davanti all'Agenzia delle entrate.
29/03/2012: Verona, 27 anni, operaio si da fuoco.
01/04/2012: Sondrio: 57 anni, perde lavoro, cammina sui binari, salvato in tempo.
02/04/2012: Roma: 57 anni, corniciaio, si impicca.
03/04/2012: Catania, 58 anni, imprenditore si spara.
03/04/2012: Gela,78 anni pensionata si getta dalla finestra, riduzione della pensione
03/04/2012: Roma, 59 anni, imprenditore, si spara con un fucile.
04/04/2012 Milano, 51 anni, disoccupato si impicca.
04/04/2012 Roma Imprenditore si spara al petto col fucile. La sua azienda stava fallendo.
cari politici... che le loro anime possano disturbare i vostri sogni tranquilli con i vostri stipendi d'oro e tutti i vostri privilegi !
Temo che “equo” sia per il parlamento solo un sinonimo di “cavallo” (dal latino equus magari asinus) da nominare per indicare chi tira la carretta!
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