E’ impossibile toccare il fondo perché la supponente
ignoranza di chi si succede sulle poltrone del ministero dell’istruzione (e anche di altri ministeri) ha un andamento
esponenziale.
“Riforma (della scuola), il piano assunzioni rischia di causare un
grande esodo.
Per i 55mila posti di
potenziamento, le cosiddette fasi 2 e 3, si dovrà pescare da graduatorie con
docenti prevalentemente del Sud, dove le scuole sono sature. Il modulo di
domanda d'assunzione, infatti, prevede di esprimere preferenze per tutte e cento
le province italiane.”
Sembrerebbe un “nulla di che”, ma in realtà è un disastro,
oltre per chi lo subisce in prima persona anche per l’organizzazione stessa
della realtà scolastica.
Le fasi in questione sono quelle che riguardano i 55mila
posti di potenziamento, cioè le assunzioni supplementari varate dal governo per
creare i nuovi organici funzionali a disposizione dei presidi. Tradotto in
italiano vuol dire che ad ogni plesso scolastico saranno assegnati un certo
numero di docenti, (non ho capito come scelgano le discipline,) che faranno di
tutto e di più, magari spostandosi nelle varie scuole del plesso, e, anche se i
docenti resisteranno qualche anno , la ruota riprenderà a girare presto perché,
appena possibile, chiederanno il trasferimento in tanti.
E visti i tagli, tutti, docenti, studenti, famiglie, eccetera,
si dovranno accontentare, zitti e mosca!
Nel 2008 una delle menti più brillanti del parlamento con le
sue dichiarazioni mi stimolò a scrivere un post che trovo ancora in argomento, (tanto
per giustificare il titolo):
“ Tour operator” ?!? Olèe !!!
<< ROMA (26 ottobre) - Per il ministro delle
Riforme Umberto Bossi ci vorrebbero delle graduatorie regionali per gli
insegnanti, da sostituire a quelle nazionali per evitare che i prof si spostino
in continuazione «come in un tour operator». Durante un comizio che ha tenuto a
Sotto il Monte…>>
Questa la trovo
decisamente esilarante! Se non ricordo
male quando si iniziava a parlare di tagli sulla scuola si disse che
i docenti in esubero avrebbero potuto
essere impiegati nel settore turistico… Che sia stato un “ lapis froidiano”
(Lapsus freudiano)?
Mioddio, il
discorso delle graduatorie regionali ha un senso se ci si riferisce alle
supplenze brevi durante l’anno scolastico, perché è più facile “trovare” chi
accetti 15 giorni di lavoro precario magari a 50 Km da casa che a 800, è invece
cosa diversa se la supplenza dura più di 30 giorni. Ma con questi chiari di
luna è un problema assolutamente inutile da porsi, visto che nelle scuole non
ci son fondi per pagare i supplenti. Allora “L’è tant per dir..” !
Poi parlando
dell’opportunità della riforma ha detto..
«.. Senza contare poi che c’è il problema che al
Sud è più facile avere voti alti che favoriscono nei concorsi. Io mi auguro che
la Gelmini stia in forza e continui sulla sua strada»,
dimenticando ,
il tapino, che la suddetta ha sostenuto l’esame di Stato per la professione di
avvocato presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria nel 2002, dopo aver
svolto il primo anno di praticantato a Brescia e il secondo nella stessa città
di Reggio Calabria, o forse lo dice in conferma che..?
Aggiunge poi..
«Sembra davvero un nuovo ’68 . Io lo
sapevo che se si cerca di modificare la scuola la sinistra si scatena, non ha
più gli operai e adesso usa come motore gli studenti».
Già, non ci
sono più gli operai, perché son tutti “a spasso” visto che l’attuale situazione
delle banche ha messo tanti piccoli imprenditori con crediti provati in crisi
di liquidità, pertanto in condizione di lasciare a casa la manodopera,
iniziando da quella precaria e, purtroppo, spesso finendo anche con quella a
tempo indeterminato.
Il dorato mondo
della finanza se ne frega, tanto scarica ora ed ha scaricato in passato ogni
perdita sulle fasce deboli con incredibile disumanità.
Chissà perché
si sente dire che mentre i consumi legati ai generi di prima necessità
continuano a contrarsi, quelli dei prodotti d’élite sono in crescita.
Sicuramente il “Mario Rossi” nazionale, operaio con il mutuo, non si mette in
coda per comperare la Ferrari , né investe in arte o gioielli. Anzi non ha
neppure il fiato per gridare la sua rabbia!
Nel ’68 ero
all’Università, ed ho vissuto il cambiamento in prima persona, quindi posso ben
testimoniare che sono due situazioni
assolutamente diverse.
Allora c’era in ballo una trasformazione sociale, i
giovani chiedevano una “modernizzazione”, un adeguamento della struttura che
favorisse la diffusione della cultura.
Oggi lottano
per non morire strangolati da un taglio dei fondi statali, e dalla
“privatizzazione” degli atenei che porterebbe ad un aumento vertiginoso delle
tasse universitarie, che si rischia
diventino come in America rendendo la
laurea un privilegio. Naturalmente il
peggio sarebbe per le facoltà scientifiche, quelle che devono offrire
laboratori adeguati, nei quali si fa spesso quella ricerca di base che poi
sviluppata porta alle “scoperte del secolo”.
Una vita fa
ho costruito apparecchiature di distillazione usando perfino i secchi di
latta come “bagnomaria”, per la scarsità di risorse, ma quante cose ho imparato
a fare!
Oggi vogliono
rubare anche i secchi, e con questi l’allegria dei giovani che già stanno
guardando al loro futuro nella prospettiva di emigrare, come sta succedendo a
mia figlia ed a molti dei suoi colleghi.
E nel frattempo
sui giornali ci triturano gli zebedei con la “guerra di cifre” sui partecipanti
alla manifestazione del Circo Massimo. Come fosse importante un numero! Erano
tanti, punto. Erano quelli che erano, punto.
Il Circo
Massimo.. ci correvano le bighe, ora ci fanno correre le beghe, quelle
piccinerie che non hanno nulla a che spartire con la vita di troppa gente,
quella stessa gente che dicono li abbia “legittimati” a far ciò che fanno.
Mentono sapendo
di mentire!
Nessuno di noi
“popolo cencioso e cane” ha messo una crocetta sul nome del “suo”
rappresentante, ma si è dovuta accontentare di scommettere su di un gruppo di
partiti, sperando che alle parole seguissero i fatti, mentre son seguiti solo
spot mediatici, dietro ai quali è nascosto il più becero abuso, quello delle
leggi ad personam e del taglio al sociale.
Son passati quasi otto anni ed al peggio sarà mai messa la
parola “fine”??
Hai ragione, non c'e limite al peggio.
RispondiEliminapensavo si fosse raggiunto con la carfagna alle pari opportunità, mi sbagliavo.
hasta
zac
Sono veramente disgustata. Sto aspettando il 1°settembre per vedere il casino che succederà!
RispondiEliminaBen ritrovata Anna con i tuoi post chiari e lampanti.
RispondiEliminaIo ho molti limiti, ma quando arrivo a comprendere qualcosa, credimi, ne soffro.
Sulla sporca faccenda della "buona scuola" ho iniziato a sentirne il cattivo odore abbastanza presto.
E, nel frattempo, il renzuschino ci riempie di frescacce.
Ho il morale sotto le scarpe, scusami.
Un caro saluto,
aldo.